:: BIBLIOTECA COMUNALE DI MESSINA "TOMMASO CANNIZZARO"

Nasceva, nell’ottobre del 1917, in pieno clima bellico, con la cessione, da parte dell’illustre concittadino Tommaso Cannizzaro (ME 1838 – ME 1921) della sua biblioteca, al comune della città natale. Dopo la morte del donatore, nel 1922, dall’abitazione messinese di via Milano n. 1, ultimo domicilio del poeta, dopo una prima stesura catalografica dei volumi, costituenti il grosso del patrimonio librario, redatta da Gaetano La Corte Cailler, tutto il materiale fu allocato nei cantinati del Comune. Da qui, nel 1929, per interessamento dell’allora rettore Gaetano Martino, il fondo fu trasferito ai locali dell’Università, nell’aula antistante la sede dell’Accademia Peloritana, fino al 1951, anno in cui si decise di prelevare, ancora una volta, il fondo per sistemarlo presso la sede del Magistero, oggi Facoltà di Scienze della Formazione. Infine, nel 1952, dopo varie vicissitudini, il tutto fu trasportato nell’attuale sede, di proprietà comunale, dove tutt’oggi si trova.

Notizie biografiche su Tommaso Cannizzaro
Nato a Messina, nel 1838 ed ivi morto nel 1921, ebbe un’esistenza travagliata e segnata da lutti familiari, fin dalla più giovane età. Ingegno multiforme e poliedrico, manifestò grande sensibilità artistica e capacità espressiva sin da adolescente. Fu poeta di estrazione romantica, autore di toccanti versi che raggiungono spesso una profonda liricità. Pur appartenendo, per censo, ad un’antica nobile famiglia, probabilmente di origine spagnola, condusse una vita semplice e riservata, sprezzante del chiasso e della notorietà in vita, - spesso le sue opere sono firmate con uno pseudonimo -, ma desideroso di postumo riconoscimento da parte delle future generazioni. Attivo patriota durante l’unificazione, il poliglotta Cannizzaro, oltre ad essere squisito poeta anche in lingua francese e versatile scrittore, fu anche glottologo, demologo, filosofo, naturalista e, soprattutto, eccellente traduttore; volse ,infatti, in italiano i “sonetti” di Camoens e quelli di Antero de Quental, “Le Orientali” di V. Hugo; dallo spagnolo il “Poema del Mio Cid”; il poema “Havamal”; da Dante, in vernacolo siciliano, la “Divina Commedia”.

Opere di Tommaso Cannizzaro
Ore Segrete; Foglie morte; In solitudine Carmina; Epines et roses; Cianfrusaglie; Tramonti; Uragani; Gouttes d’ame; Cinis; Irrealità; Vox remus; Il lamento di Lisabetta da Messina e la leggenda del vaso di basilico; Dell’Edda antica e dei popoli scandinavi; Etoiles palies; De la polarité universelle; Canti popolari messinesi; Della vita e della natura.